Layla Pavone

Durante i suoi studi universitari, Layla Pavone collabora per 4 anni con un editore italiano come giornalista. Dopo la laurea – Scienze Politiche – nel 1987, frequenta il primo Master italiano in Comunicazione d'Impresa e alla fine del 1988 inizia a lavorare come Responsabile della Comunicazione in una delle più importanti case di vendita di quotidiani e periodici italiani: SPI Società per la Pubblicità in Italia (Gruppo Pubblicitas). Dal 1991 al 1993 lavora per una nuovissima casa vendita di giornali: Quotidiano Italia (joint venture tra SPI Società per la Pubblicità in Italia e SPE Società Pubblicità Editoriale) con la stessa funzione. Dal 1993 al 1995 si trasferisce in Polonia per lavorare per il primo – all'epoca – quotidiano nazionale “Zycie Warszawy”, con l'obiettivo di fondare la nuova casa di vendita e lavorare come responsabile comunicazione e pubblicità per la TV Syndication “Polonia 1”. Il proprietario delle due società era l'editore italiano Nicola Grauso. Dal 1995 al 1997 contribuisce alla fondazione e allo sviluppo del primo Internet service provider italiano: Video Online, lavorando come Corporate Communication Manager e Marketing and Advertising Development Manager, iniziando a creare i nuovi mezzi pubblicitari. Il primo striscione nel 1995 in Italia è stato venduto da lei. Dal 1997 al 2000, grazie all'esperienza maturata su Internet unita alle competenze pubblicitarie e di comunicazione, lavora nella casa di vendita Publikompass (Fiat Group Holding), creando la prima business unit italiana di Internet Media dedicata allo sviluppo della pubblicità su Internet saldi. È Capo della forza vendita e Responsabile delle relazioni con 35 editori Internet/proprietari di media. Dal 2000 ad aprile 2014 ha lavorato presso Dentsu Aegis Network come Managing Director di Isobar Italia. Isobar Italia, parte di Isobar Global Network è un'agenzia full digital, specializzata nella consulenza e nello sviluppo di servizi di marketing e advertising interattivi (contenuti, media e creatività). Ha creato da zero: la business unit Online Media Planning Carat Interactive, la business unit Search Engine Marketing nel 2005 (ora iProspect), la business unit Performance Marketing e nel 2009 (ora Amnet) e la business unit Social Media. Dal 2003 al 2010 è Presidente di IAB Italia – capitolo dell'Associazione Interactive Advertising Bureau Europe. Dal 2010 è Presidente Onorario di Iab Italia. Dal 2005 al 2007 è anche Presidente di IAB Europe. Dal 2012 al 2015 è Presidente del Centro Studi di ASSOCOM (Associazione Italiana Agenzie Creative e Media) e Membro del Consiglio di Amministrazione di Audiweb – Joint Industry Committee dedicato alla misurazione dell'audience di Internet. Attualmente è membro del Consiglio di Amministrazione de Il Fatto Quotidiano, il più importante quotidiano indipendente italiano off e online. Le è stato assegnato il “Premio Bellavista 2005” – dedicato alla persona chiave che più ha aiutato lo sviluppo della Cultura di Internet”; nel 2007 ha ricevuto il “Premio all'Eccellenza” dall'Associazione Manager Italiani; nel 2008 ha ricevuto il premio “Donne della Comunicazione 2007” dal Club del Marketing e della Comunicazione. Nel 2010 è stata nominata “Communication Ambassador” da NC New Communication Publishing. È autrice di diverse pubblicazioni, accademiche e commerciali. È co-fondatrice, co-direttrice e docente del Master per Specialista in Comunicazione Digitale presso Almed-Università Cattolica di Milano. Nell'aprile 2014 entra a far parte di Digital Magics come Partner. Da dicembre 2015 a settembre 2021 ricopre la carica di CEO Industry Innovation. Digital Magics è un incubatore d'impresa certificato di startup digitali innovative. Nata per creare innovazione, Digital Magics offre alle startup innovative tutto il supporto necessario per sviluppare progetti di successo, dall'ideazione all'IPO, e affianca le aziende italiane d'eccellenza con progetti e servizi strategici per la trasformazione digitale e l'"Open Innovation". Come investitore, advisor e direttore lavora con startup innovative, marketing, data e tech.